Approvata la Riforma IRPEF 2024
Conto alla rovescia per le nuove addizionali regionali IRPEF 2024, che entro il 15 aprile devono essere deliberate in adeguamento alla riforma degli scaglioni.
Entro tale data Regioni e Province autonome possono infatti stabilire aliquote differenziate all’addizionale IRPEF.
Il 28 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo relativo alla riforma dell’IRPEF, in attuazione della Legge Delega per la riforma fiscale (Legge n 111/2023).
Per il solo periodo d’imposta 2024, si prevede una riduzione degli scaglioni da quattro a tre, applicando le seguenti aliquote:
23%, per il reddito complessivo fino a 28.000 euro;
35%, per il reddito complessivo superiore a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
43%, per il reddito complessivo superiore a 50.000 euro.
Riforma fiscale: novità IRPEF 2024
Lo schema di decreto legislativo mira ad attuare le disposizioni di cui all’articolo 5, comma 1, lettera a), e all’articolo 9, comma 1, lettera g), della Legge n. 111 del 2023, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”, finalizzate a realizzare la revisione del sistema di imposizione del reddito delle persone fisiche e la graduale riduzione della relativa imposta (IRPEF), nonché rivedere e razionalizzare gli incentivi fiscali alle imprese e i meccanismi di determinazione e fruizione degli stessi.
Il decreto introduce norme in base a principi e criteri direttivi specifici volti a:
- garantire il rispetto del principio di progressività nella prospettiva del cambiamento del sistema verso un’unica aliquota d’imposta, attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta e delle detrazioni dall’imposta lorda;
- conseguire il graduale perseguimento dell’equità orizzontale prevedendo, nell’ambito dell’IRPEF, la progressiva applicazione della stessa no tax area e dello stesso onere fiscale per tutte le tipologie di reddito prodotto, privilegiando tale equiparazione innanzitutto tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione.
b) oltre 28.001 euro e fino a 50.000 euro, 35% ;
c) oltre 50.000 euro, 43%.
Il comma 2 dispone l’innalzamento a 1.955 euro (rispetto ai 1.880 euro attuali), per l’anno 2024, della detrazione prevista per i titolari di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e di alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro.In tal modo, si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi da lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati.In conseguenza di tali interventi, si modificano le norme relative al requisito per la corresponsione ai lavoratori dipendenti del trattamento integrativo, in modo da assicurare il mantenimento delle condizioni oggi previste.
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