La riforma della riscossione, entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 e introduce diverse novità per il recupero dei crediti erariali.
Obiettivo principale della riforma è quello di rendere il sistema di riscossione più efficiente, equo e trasparente. Tra le principali novità introdotte, si possono evidenziare:
Cancellazione automatica dei crediti inesigibili: I crediti non riscossi entro il 31 dicembre del quinto anno successivo all’affidamento all’Agenzia delle Entrate-Riscossione verranno cancellati automaticamente. Questo significa che l’Agenzia avrà solo 5 anni per tentare il recupero dei crediti, dopodiché questi saranno prescritti.
Termini di validità delle cartelle più lunghi: La validità delle cartelle esattoriali passa da 1 a 3 anni. Ciò significa che l’Agenzia avrà più tempo per notificare l’intimazione di pagamento ai contribuenti inadempienti.
Nuove regole per le dilazioni di pagamento: Il contribuente in temporanea difficoltà può richiedere all’Agenzia delle Entrate-Riscossione di rateizzare il pagamento delle somme iscritte a ruolo. La rateizzazione può essere concessa fino a un massimo di 60 mesi, con la possibilità di richiedere una sospensione del pagamento in caso di eventi eccezionali.
Possibilità di compensazione volontaria dei crediti d’imposta: I contribuenti possono utilizzare i propri crediti d’imposta per compensare spontaneamente i debiti iscritti a ruolo. La compensazione è possibile anche per i crediti di importo superiore a 100.000 euro.
Riduzione delle sanzioni: La riforma introduce una serie di misure volte a ridurre l’ammontare delle sanzioni applicate ai contribuenti inadempienti. Ad esempio, viene cancellata la sanzione per omessa dichiarazione se il contribuente presenta una dichiarazione litisconsortile entro il termine di scadenza della proroga.
Potenziamento dell’attività di recupero: L’Agenzia delle Entrate-Riscossione avrà a disposizione nuovi strumenti per recuperare i crediti erariali, come l’accesso alle informazioni bancarie dei contribuenti e la possibilità di pignorare beni immobili.
Oltre alle novità sopracitate, la riforma introduce anche diverse altre modifiche, tra cui:
- La possibilità per gli enti creditori di richiedere la riconsegna anticipata dei carichi non ancora riscossi.
- L’istituzione di un nuovo procedimento per la riscossione coattiva dei crediti di importo inferiore a 500 euro.
- L’introduzione di nuove regole per la pubblicità delle vendite immobiliari.