Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy approva i modelli per certificare i requisiti per accedere al credito d’imposta Ricerca e Sviluppo 4.0 previsto dalla Manovra 2020.
Per ottenere l’agevolazione, le imprese devono produrre una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, e design e innovazione estetica ammissibili al beneficio.
A maggio 2024 il MIMIT ha pubblicato l’Albo dei Certificatori abilitati al rilascio di questa documentazione, e ora ha messo online anche i moduli per compilare e caricare le certificazioni richieste dalle imprese.
I modelli per i Certificatori del diritto al Bonus Ricerca
Per il momento, i certificatori possono solo consultare i moduli e compilarli, ma non caricarli sulla piattaforma inviandoli quindi al ministero. Per quest’ultimo passaggio, bisogna aspettare le linee guida ministeriali, annunciate in tempi brevi dal MIMIT.
A quel punto, si legge sul portale del ministero, «sarà possibile per i certificatori provvedere al caricamento delle certificazioni richieste dalle imprese e ad esse rilasciate».
Cosa contengono i Modelli di Certificazione
I modelli di certificazione sono stati approvati con decreto ministeriale del 5 giugno 2024. Contengono una prima parte dedicata alle informazioni generali sul certificatore e sull’impresa, e una seconda sezione con i dettagli su progetti, voci di spesa, requisiti tecnici. Bisogna fornire informazioni su:
- capacità organizzative e competenze tecniche dell’impresa richiedente o dei soggetti esterni a cui la ricerca è stata commissionata, in relazione all’adeguatezza rispetto all’attività effettuata o programmata;
descrizione del progetto; - voci di spesa;
- requisiti tecnici per l’ammissibilità all’incentivo: sono differenziati in base alle diverse attività ammesse, quindi ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, innovazione tecnologica finalizzata alla twin transition.
Come funziona il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo
Il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo 4.0 è regolato dalla legge 160/2019, commi da 200 a 203, varia dal 5 al 15% a seconda dela tipologia di investimento e dell’anno in cui viene realizzato. Per le spese in ricerca e sviluppo è al 10%, con un tetto di 5 milioni di euro. Per l’innovazione tecnologica e per design e ideazione estetica agevolazione al 10% fino al 2023 e al 5% per il biennio 2024-2025, con limite massimo annuale a 2 milioni di euro, e ulteriori differenziazioni per gli investimenti finalizzati alla twin transition.