Congedo parentale 2024: le istruzioni sull'indennità all'80%

Pubblicata la circolare operativa INPS sulla novità della legge di bilancio sul secondo mese di congedo all’80 % della retribuzione nel 2024, per madre o padre.

La legge di bilancio 2024 (L. 213/2023)  ha innalzato  l’importo dell’ indennità di congedo parentale fruibile per madri o padri  per un secondo mese,  sul totale dei 6  previsti entro il 6° anno di vita del  bambino. 

In particolare si prevede l’aumento dell’indennità (ordinariamente fissata al 30% della retribuzione imponibile)

  • all’80% per due mesi nel 2024 e 
  • all’80% per un mese e al 60% per un altro mese,  a regime, a partire dal 2025.

 La  novità è applicabile ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità – di cui rispettivamente al Capo III e al Capo IV del DLgs. 151/2001 – successivamente al 31 dicembre 2023.

Con la circolare 57 del 18 aprile 2024 Inps fornisce le istruzioni operative  per i lavoratori del settore privato.

Congedo parentale le novità  dal 2022 

Sul tema la normativa DLgs. 151/2001 è stata oggetto di molte modifiche nel 2022 e 2023 , prima da parte  decreto legislativo  105 2022 (che ha recepito al nuova direttiva comunitaria in materia di conciliazione dei tempi di vita e lavoro ) e poi dalla legge di bilancio 2023 (legge 197 2022)

In particolare :

  • con il d.lgs 105 il limite massimo dei periodi di congedo parentale indennizzabili  ai  lavoratori dipendenti è stato elevato da 6 a 9 mesi complessivi  fruibili entro i 12 anni del figlio (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozioni o affido)
  • Con la legge 197 2022 è stato previsto che  dal 2023 , a regime, un  mese dei 9 previsti da fruire entro il 6° anno  fosse indennizzato al 80% e i restanti 8 mesi  al 30%.
  • Interessante notare che quest’ultima misura  era inizialmente   rivolta solo alle madri,  in controtendenza rispetto alle raccomandazioni  della  direttiva europea, volte a favorire la parità dei sessi nel lavoro di cura e accudimento dei figli e  infatti durante l’iter parlamentare  la norma è stata modificata inserendo la possibilità anche per i padri.

 

Durata dei congedi parentali 

Attualmente con riguardo alla durata del congedo parentale  la normativa prevede che per ogni bambino, nei primi suoi dodici anni di vita, ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro  per periodi  che non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi,  (salvo il caso in cui il padre fruisca dell’astensione per almeno tre mesi , per cui si aggiunge un mese ulteriore)

Nell’ambito del predetto limite, il diritto di astenersi dal lavoro compete: 

  • a) alla madre lavoratrice, trascorso il periodo di congedo di maternità  obbligatorio per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi;
  • b) al padre lavoratore, dalla nascita del figlio, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi, elevabile a sette 
  • c) per un periodo continuativo o frazionato non superiore a undici mesi, qualora vi sia un solo genitore ovvero un genitore nei confronti del quale sia stato disposto,  l’affidamento esclusivo del figlio. In quest’ultimo caso, l’altro genitore perde il diritto al congedo non ancora utilizzato. 

In merito  INPS ha fornito le istruzioni con le circolari 122/2022 e 45/2023:

Tabella  limiti congedi parentali

congedi parentali dal 2024  
LIMITE INDIVIDUALE LIMITE COMPLESSIVO  
6 MESI sia per il padre che per la madre in alternativa
entro i 6 anni (7 per il padre che si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi)
10 MESI entro i 12 anni (11 mesi per il padre che si astiene per almeno 3 mesi 

Indennizzo Congedi parentali

Nell’ambito dei limiti di durata citati  spettano i seguenti indennizzi 

– alla madre, fino al dodicesimo anno di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia  in caso di adozione o affidamento) un periodo indennizzabile di 3 mesi, non 

trasferibile all’altro genitore;

– al padre, fino al dodicesimo anno di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in  caso di adozione o affidamento)  un periodo indennizzabile di 3 mesi, non

trasferibili all’altro genitore;

– a entrambi i genitori , in alternativa un ulteriore periodo indennizzabile della  durata complessiva di 3 mesi, fruibile anche in modalità ripartita tra i genitori, nei

limiti individuali del singolo genitore e nel limite di coppia di 9 mesi indennizzabili.

– sono indennizzabili anche il decimo e l’undicesimo mese nel caso in cui il reddito personale del richiedente il congedo sia inferiore a 2,5 volte la pensione minima.

In caso di parto plurimo, il diritto al congedo parentale spetta, nei predetti limiti,   per ogni figlio.

Indennità secondo mese all’80% dal 2024: istruzioni operative e Uniemens

 Nella circolare 57, giunta con molto ritardo l’istituto chiarisce finalmente le modalità operativo per la fruizione del 

Si ricorda che il mese con indennità aumentata può essere utilizzato alternativamente dai due genitori o esclusivamente da uno di essi, anche in modalità spezzata (giorni o ore).

Successivamente vengono riepilogate le varie percentuali dell’indennità che i datori di lavoro sono tenuti a erogare per i congedi parentali fruibili entro i sei anni di vita del bambino, ovvero l’80% per il primo mese e per il secondo (solo se utilizzato nel 2024), o il 60% per il secondo mese utilizzato dal 2025 e il 30% per i successivi sette mesi (che possono arrivare a nove per i redditi inferiori a una certa soglia), fornendo anche diversi esempi pratici 

Si segnala in particolare laspecificazione che il diritto al secondo mese di congedo con indennità  maggiorata  al 80%/60% :

è garantito per i bambini nati a partire dal 1° gennaio 2024, indipendentemente dall’effettivo uso del congedo di maternità o paternità.

mentre per i nati nel 2023 , spetta solo ai lavoratori che concludano il congedo  obbligatorio  dopo il 31 dicembre 2023.

In caso contrario è applicabile un solo mese con indennità all80% come da normativa previgente

Dal punto di vista procedurale, l’ente ha implementato nuovi codici evento e codici conguaglio da impiegare nel flusso uniemens  o per la restituzione di quello retribuito in misura standard da utilizzare entro il flusso di giugno 2024.

i nuovi codici evento da utilizzare per la denuncia contributiva, tramite il flusso UniEmens, riferita ai lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria[3] e ad altri Fondi speciali sono 

  • “PG2”, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità oraria indennizzati in misura dell’60 per cento della retribuzione (dell’80 per cento per il solo anno 2024) di cui all’articolo 1, co. 179, L. n. 213/2023 nella misura di un mese fino al sesto anno di vita del bambino”;
  • “PG3”, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità giornaliera indennizzati in misura del 60 per cento della retribuzione (dell’80 per cento per il solo anno 2024) di cui all’articolo 1, co. 179, L. n. 213/2023 nella misura di un mese fino al sesto anno di vita del bambino”.
  • Successivamente  le correzioni potranno essere effettuate solo tramite procedure di regolarizzazione.
Ai fini del conguaglio,  i datori di lavoro del settore privato devono valorizzare all’interno di <DenunciaIndividuale> / <InfoAggcausaliContrib> il <CodiceCausale> di nuova istituzione “L330”, avente il significato di “Conguaglio congedo parentale in misura del 60% della retribuzione (80% per il solo anno 2024) di un mese fino al sesto anno di vita del bambino di cui all’articolo 1, co. 179, L. n. 213/2023”.
  //RESTIAMO IN CONTATTO  

Per approfondire

Se vuoi maggiori informazioni o vuoi una consulenza personalizzata compila il form e verrai contattato.

Compila il modulo di contatto con tutte le informazioni necessarie, saremo lieti di risponderti per fissare un incontro in presenza o online.

Iuraecon Advisors è uno studio professionale di Commercialisti ed Avvocati con sede ad Aversa e Napoli.
Svolgiamo attività di consulenza in materia legale, fiscale,
tributaria e commerciale.